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Enzo Demattè

Enzo Demattè

Nasce a Trento, da Vigilio Demattè, ferroviere, e Carlotta Vignati, modista. Segue gli spostamenti della famiglia tra Venezia, dove Demattè frequenta le scuole elementari, e Fortezza (Italia), per poi trasferirsi definitivamente a Treviso nel 1939. Persa la propria abitazione a seguito del bombardamento di Treviso del 7 aprile 1944, i Demattè verranno temporaneamente sfollati a San Trovaso per poi fare ritorno a Treviso a conclusione della guerra.

Dopo il diploma presso il Liceo ginnasio statale Antonio Canova ottenuto nel 1946, si iscrive alla Facoltà di Lettere Classiche dell’Università degli studi di Padova, dove si laurea nel 1952 discutendo una tesi in archeologia cristiana con il professor Sergio Bettini.

Nel 1953 inizia la sua carriera professionale all’interno del mondo scolastico, prima come insegnante di lettere in vari licei della Provincia di Treviso, poi come preside di Scuola Media, ispettore tecnico per le lettere presso la sovrintendenza di Venezia (dove svolgerà anche la funzione di coordinatore interregionale triveneto) per concluderla a Parigi, presso l’ambasciata d’Italia, come ispettore generale della scuola italiana in Francia. Nel 1994 viene insignito della Medaglia ai benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.

All’impegno professionale e all’attività di scrittore, Demattè affianca un costante impegno nella vita sociale di Treviso, in particolare nello scautismo cattolico. Partecipa attivamente alla rifondazione dell’ASCI a Treviso, di cui diviene dirigente regionale e nazionale dal 1946 al 1966. Svolge inoltre le funzioni di presidente della sezione trevigiana del Movimento Federalista Europeo dal 1959 al 1962 e di membro del direttivo Unicef per il Veneto dal 1979 al 1984, oltre a quella di presidente triveneto dell’IBBY dal 1983 al 1987.

Dal 1965 al 1970 è consigliere comunale di Treviso e ricopre il ruolo di Assessore all’istruzione, cultura e gioventù nella Giunta comunale guidata da Bruno Marton. Durante gli anni da assessore dà avvio alla sezione ragazzi della Biblioteca comunale di Treviso, da lui denominata “La Curiosa”, che per questo verrà a lui dedicata nel 2016.

Come forma di riconoscimento per aver raccontato il territorio della montagna nelle sue opere letterarie, nel 1986 viene nominato cittadino onorario di Vallarsa. La medesima onorificenza gli verrà conferita anche dal comune di Falcade nel 1999.

Si spegne a Treviso l’11 ottobre 2014 dopo una lunga malattia.

Bibliografia