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Giuseppe Mazzotti

Giuseppe Mazzotti

1907 – 1981.

Nato da padre romagnolo e madre trevigiana, frequentò l’istituto tecnico Riccati di Treviso, iscrivendosi poi alla facoltà di Ingegneria a Padova. Non riuscì a conseguire la laurea, e alle lezioni universitarie alternò alcuni corsi di nudo presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, sui quali basò una breve attività di pittore.

Grande amante delle arti, ebbe rapporti di amicizia con Arturo Martini, Gino Rossi, Toni Benetton, Juti Ravenna, Sante Cancian, Gino Borsato, Arturo Malossi, Giovanni Comisso e Dino Buzzati.

Pubblicò articoli e saggi non solo sull’arte locale, ma anche sulla cultura popolare e l’alpinismo, di cui fu grande appassionato. Sue le opere “La montagna presa in giro” (1931), “Grandi imprese sul Cervino” (1934), “La Grande parete” (1938) e “Introduzione alla montagna” (1946), “Montagnes valdôtaines” (Premio Saint Vincent 1952).
Collaboratore e poi direttore dell’Ente Provinciale per il Turismo, fu autore o curatore di numerosi lavori per la promozione del territorio.

Nel secondo dopoguerra fu tra i più attivi nel recupero del patrimonio artistico di Treviso, pesantemente danneggiato dal bombardamento del 1944. Nel 1952 organizzò la Mostra della ricostruzione: fu la prima di una serie di esposizioni fotografiche culminanti con la tematica delle ville venete, di cui Mazzotti documentò il grave stato di degrado. I suoi sforzi non furono vani: nel 1958 veniva istituito l’Ente per le Ville Venete con l’approvazione della Legge di tutela n. 243/1958, stesa da lui stesso con Silvio Negro.
Non tralasciò la gastronomia locale, in particolare con pubblicazioni sui vini.

A lui intitolata la Fondazione Giuseppe Mazzotti per la Civiltà Veneta e l’Associazione Premio Letterario Giuseppe Mazzotti.

Bibliografia